mercoledì 12 ottobre 2011

Tutti gli aspetti negativi del mangiare carne.....provare per credere.




Nonostante la carne costituisca uno dei punti cardine dell’alimentazione umana, la nostra costituzione non è adatta a consumarne regolarmente, come suggeriscono sia la particolare forma della nostra dentatura sia la lunghezza del tubo digerente.
Con l’età, inoltre diminuisce ulteriormente la capacità di digerire la carne con conseguenze disastrose sul nostro organismo, se si insiste ad assumerne in quantità troppo elevate. Gli effetti sono putrefazioni intestinali, incrostazioni di grassi e residui azotati sia nelle arterie che nelle articolazioni, un’elevata pressione arteriosa e un’ aumento della frequenza cardiaca, con conseguante calo graduale della nostra energia fisica. Inoltre la carne acidifica fortemente l’organismo, costringendo le ossa a cedere sali di calcio per ripristinare l’alcalinità originaria. In questo modo il corpo si impoverisce di calcio provocando osteoporosi e carie.
Va preso inoltre atto che attualmente sono poste sul mercato carni “accresciute” con ormoni sintetici, con presenza di antibiotici, coloranti e conservanti, oltre ai pesticidi assorbiti dal bestiame. E’ facile intuire, quindi, che un’alimentazione fondata sul consumo di carne aumenta il rischio di tumore al punto che un individuo che non fuma, ma consuma carne, riduce solo del 50% tale rischio, anche a causa dell’alta percentuale di grassi saturi presenti nella carne.

Vediamo cosa accade dal punto di vista energetico.
Quando assumiamo cereali, legumi e verdure, il corpo scompone questi elementi che diventano successivamente sangue e poi muscoli quindi carne. Quando mangiamo carne invece il processo si inverte, cioè la carne diventa sangue per poi ridiventare muscoli,quindi di nuovo carne. E dato che questo scambio è molto rapido riceviamo energie esplosive. Tuttavia queste energie rappresentano un processo di decomposizione anziché di costruzione. La carne deve essere decomposta per essere assimilata ed eliminata, dà energia ma non produce sangue di buona qualità. Il processo è troppo rapido e il bisogno di eliminare le tossine e troppo impellente. Ciò che non segue il processo naturale viene rigettato dal corpo. Bisogna ricordare sempre che quando si mangia carne, si mangia un cadavere in decomposizione, il corpo quindi cerca di “bruciare” in fretta la materia “morta”.
La carne inoltre ha un potere contrattivo, provoca una tensione e un irrigidimento nel corpo che si traduce in un atteggiamento chiuso, teso, “abbottonato”. Le persone che esprimono questa energia contratta hanno paura di perdere il controllo, cercano sempre di controllare: se stesse, gli altri e le situazioni. Tendono ad essere inflessibili e materialiste. Naturalmente quanta più carne si assume tanto più accentuato sarà l’atteggiamento che ho esposto, soprattutto se non si tenta di bilanciare la carne con abbondanti quantità di verdura.
Se si vuole quindi essere sicuri di ingerire la giusta quantità di proteine “nobili” e si vogliono eliminare tutti gli spiacevoli effetti collaterali sopra esposti, basta mangiare legumi associati a cereali. In questo modo saranno presenti tutti gli amminoacidi necessari per considerare la proteina del legume una proteina “nobile”, riservando carne e pesce non più alla quotidianità ma ad eventi di festa od occasioni importanti.


(Dr. Golia Vincenzo Pezzulla)



lunedì 10 ottobre 2011

Presidio contro Chiesi Multinazionale Farmaceutica di Parma


Nella giornata dell'8 ottobre 2011 una cinquantina di persone si sono ritrovate in via San Leonardo 96 a Parma, per protestare contro la multinazionale farmaceutica Chiesi e il suo uso di animali nei test che effettua per i suoi farmaci. 


I test sugli animali non solo sono inutili e crudeli, ma sono anche dannosi per l'uomo. Questo non solo perchè un organismo animale è diverso da un organismo umano (compresa l'aspettativa della durata della vita) ma anche perchè le varie sostanze sono tossiche, o non lo sono, in rapporto ad una o l’altra specie. Basterà quindi scegliere la specie più adatta per far passare un farmaco velenoso per innocuo, o efficace per inutile, a seconda di quale sia lo scopo. 


Esistono metodi sostitutivi e validissimi, e sono gli scienziati stessi a dirlo, ma evidentemente il giro di soldi dietro questo business è troppo grande.






da http://www.parmadaily.it/Notizie/Dettaglio.aspx?pda=CTT&pdi=48400
www.animalsfreedom.it 
www.limav.org/metodisostitutivi.html 
www.ricercasenzaanimali.org/positive.htm 

lunedì 3 ottobre 2011

02 Ottobre 2011 Manifestazione contro Green Hill (Montichiari, Brescia)

Domenica 02 ottobre 2011, in coincidenza con l'anniversario della nascita di Gandhi, si è svolta a Montichiari (BS) la "Passeggiata a 6 zampe":  centinaia di persone e di cagnolini (e cagnoloni) hanno girato per le vie del paese gridando il loro sdegno nei confronti di questo allevamento, che ha sede proprio a Montichiari.

Non è la prima volta che si svolge un evento del genere...grazie alle proteste animaliste, in passato si è impedito alla Green Hill di aggiungere nuovi capannoni (e altri cani) allo stabilimento e un allevamento simile, in provincia di Reggio Emilia, è stato invece definitivamente chiuso.

Ieri purtroppo le forze dell'ordine e il comune hanno impedito al corteo di manifestare anche davanti alla sede della Green Hill..... cosa a mio parere insensata, dato che quello era l'intento della manifestazione. Ma essendo un evento pacifico, i toni sono rimasti decisi ma educati, come è giusto che sia.



All'evento erano presenti anche le telecamere di Rai1, ecco il servizio:


domenica 2 ottobre 2011

Questo è Green Hill.......



dal sito: http://www.fermaregreenhill.net/wp/chi-e-green-hill/



Green Hill 2001 è un’azienda situata aMontichiari (Brescia) che alleva cani beagle per i laboratori di vivisezione. Da questo allevamentopiù di 250 cani ogni mese finiscono negli stabulari, tra le mani dei vivisettori e sui tavoli operatori. Cani nati per morire e condannati a soffrire.
Dopo il tracollo dell’altro allevamento italiano di cani beagle da laboratorio, la Stefano Morini di San Polo d’Enza, è probabile che Green Hill abbia avuto una maggiore richiesta, ampliandosi e diventando uno dei principali allevamenti di cani del mercato europeo della ricerca su animali.
Dentro i 5 capanni di Green Hill sono rinchiusi fino a 2500 cani adulti, più le varie cucciolate. Un lager per animali fatto di capanni chiusi, asettici, senza spazi all’aperto e senza aria o luce naturale. File e file di gabbie con luci artificiali e un sistema di areazione sono l’ambiente in cui crescono questi cani, prima di essere caricati su un furgone e spediti nell’inferno dei laboratori.
Tra i clienti di Green Hill ci sono laboratori universitari, aziende farmaceutiche rinomate e centri di sperimentazione come il famigerato Huntingdon Life Sciences in Inghilterra, il più grande laboratorio di tortura animale in Europa.
Chi lucra su questo dolore?
Da alcuni anni Green Hill è stata acquisita da un’azienda americana, la Marshall Farm Inc. Marshall è un nome tristemente noto in tutto il mondo in quanto è la più grande “fabbrica” di cani da laboratorio che esista. Il beagle Marshall è addirittura uno standard di varietà.

I cani di Marshall vengono spediti via aereo in tutto il mondo, ma con l’acquisto di Green Hill come sede europea e la costruzione di un enorme allevamento in Cina, Marshall sta portando avanti un piano di espansione e di monopolio del mercato.
In quest’ottica va visto anche il progetto di ampliamento che prevede la costruzione di altri capanni a Montichiari,  per arrivare ad avere 5.000 cani nell’allevamento Green Hill, che diventerebbe il più grande allevamento di cani beagle in Europa.

Per un prezzo dai 450 ai 900 euro si possono comprare cani di tutte le età. Chi è disposto a pagare di più può comprare anche una madre gravida.
Green Hill e Marshall Farm inoltre offrono ai propri clienti trattamenti chirurgici su richiesta, tra cui il taglio delle corde vocali o l’asportazione di alcune ghiandole.

Per Green Hill e Marshall Farm gli animali sono solamente merce, oggetti da far riprodurre e vendere, senza il minimo scrupolo sul dolore e la sofferenza, psichica e fisica, che andranno a subire.

giovedì 22 settembre 2011

Ecco l'elenco dei prodotti Cruelty Free...

Cruelty Free significa "senza crudeltà" ed è un termine che contraddistingue quei prodotti e marchi che non commissionano test sugli animali, nè sul prodotto finito nè sugli ingredienti.



Spesso, ma non sempre, le aziende che hanno aderito allo Standard riportano sulla confezione dei propri prodotti la dicitura “Stop ai test su animali. Controllato da ICEA per LAV.”




Le aziende che hanno ottenuto l’adesione inoltre possono riportare insieme alla dicitura il logo creato dalla Coalizione Europea contro la Vivisezione che vedi qui accanto.






Ed ora ecco la lista dei prodotti Cruelty Free tratta dal sito 
http://www.lavocedeiconigli.it



IGIENE E CURA DELLA PERSONA (uomo-donna-intimo-trucco-shampoo)
ARGITAL  (Certificazione ICEA)

ATHENA'S  (Certificazione ICEA) Vegan

BIOPLASIS - RAMNUS LABORATORIES (Certificazione ICEA) Vegan

CAMORAK (Certificazione ICEA)

CIBE (Mondo Naturale, Fiori&Futta, Antico Marsiglia, Antica Provenza Ligure) NO test dal 1998  (Certificazione ICEA)

COOP (linea marchio COOP solo cosmetici e prodotti per il corpo)  (Certificazione ICEA)

D'AYMONS NATURALERBE NO test dal 1978  (Certificazione ICEA) Vegan quasi tutto vedere il marchio sulle confezioni

DERBE (Seres, Speziali Fiorentini, Terre d'Amerigo, VitanovaNO test dal 1997  (Certificazione ICEA)

DR TAFFI (Certificazione ICEA) Vegan

EVAN BARTHOLOMEV NO test dal 2003  (Certificazione ICEA)

FLORA-PRIMAVERA NO test dal 1989  (Certificazione ICEA)

HAWAY (Hawai, Oris, Anthyllis)  (Certificazione ICEA)

HELAN NO test dal 1998  (Certificazione ICEA)

INDICA No test dal 1978  (Certificazione ICEA) Vegan

I SERAFINI  NO test dal 2003  (Certificazione ICEA)

LINEA PROGETTO GAIA NO test dal 1976 Autocertificazione Vegan

LUSH NO test dal 1998

L'ERBOLARIO NO test dal 1997  (Certificazione ICEA)

MONTAGNE JEUNESSE Adesione allo Standard

PEDRINI (Lepo Line) NO test dal 1998 Adesione allo Standard

REBIS NO test dal 1977 Adesione allo Standard

REMEDIA NO test dal 1992 Autocertificazione

SAN.ECO.VIT (Ecor, Biobi' ) NO test dal 1999  (Certificazione ICEA) Vegan

SAPONIFICIO GIANASSO (Floralia, i Provenzali) NO test dal 2003 (Certificazione ICEA)

TEA NATURA NO test dal 2004 Autocertificazione

VERDESATIVA

VIRGO TERRA  (Certificazione ICEA) Vegan

W.S. BADGER  NO test dal 2005 Adesione allo Standard Vegan


ALMA WIN NO test dal 1998

ARGITAL (Biolavo) (Certificazione ICEA)

ALLEGRO NATURA (BioErmi, HappyClean) (Certificazione ICEA) Vegan

CIBE (Econatura)

HAWAI (Ekos, EcoSi', Oris) Vegan

HEDERA NATUR (Almacabio, Equo linea, EcoPolo)  (Certificazione ICEA) Vegan

LYMPHA - MONDOSOLIDALE (Certificazione ICEA) Vegan

OFFICINA NATURAE

SAN.ECO.VIT (Ecoblu, Ecor, EcolandVegan



I farmaci sono tutti testati per legge sugli animali, però sono preferibili i farmaci generici che contengono gli stessi principi attivi dei farmaci di marca, questo per non incrementare le grandi ditte farmaceutiche nel loro guadagno nel produrre continuamente farmaci fotocopia solo per vendere e fare soldi sulla pelle degli animali!

LE AZIENDE ATTIVE ANCHE IN CAMPO FARMACEUTICO SONO PER LEGGE OBBLIGATE AD ESEGUIRE TEST SU ANIMALI PER METTERE NEL MERCATO I LORO PRODOTTI

 *Specchiasol, *Boiron, *Dolisos, *Weleda.
 (* queste aziende che producono prodotti naturali e non testati sono però attive anche in campo farmaceutico)

LENTI A CONTATTO



  
ASSORBENTI
Helan, Nuvenia, *Weleda
(* weleda è attiva anche in campo farmaceutico quindi per legge esegue test su animali)

Bioecobimbo (Bema Cosmetici), D' Aymons, Helan, Seres (Derbe), *Weleda
(* weleda è attiva anche in campo farmaceutico quindi per legge esegue test su animali)


Argital, Bjobj' VeganD'Aymons, I Serafini, Fitocose, Progetto Gaia, Remedia, Rebis.



PROFUMI
Erbolario, Fiori&FruttaMondo Naturale (Cibe), Speziali Fiorentini.

ALTA MODA
(questi stilisti hanno dichiarato di non usare pellicce di animali)
Stella Mc Cartney, Todd Oldham.
Pellicce ecologiche: LORCA


BioPet 
(certificato ICEA)



Prodotti per animali cruetlty free Gesssate (MI)

MANGIME PER ANIMALI vegetariano-vegano:

Biscotti VEGAN in vari gusti per cani ed altri prodotti visitate il sito pinckydallagrana



Linea VEGAN di crocchette e  di umido sia per cani che per gatti e la linea di alimenti è affiancata da una linea di cosmetica biologica e da una linea omeopatica per curare in modo naturale.
Su Patatino trovate varie marche di alimenti etici!

AMI' Alimentazione vegetariana per cani e gatti, dentro il sito si trovano i punti vendita in tutta Italia.

BENEVO, BENEVO BIO crocchette vegan e biologiche per cani


Aziende che NON eseguono test su animali, ma usano ingredienti animali:

ANIWELL  www.aniwell.it

DENKADOG www.denkadog.it (crocchette vegetali per cani)

YARRAH (www.yarrah.com (cibo vegetariano solo per cani)

ROCKY

Prodotti per animali cruetlty free Gesssate (MI)
 
 
 
Riporto dal sito: 


http://www.oipaitalia.com



Ogni anno nel mondo vengono sottoposti alla vivisezione circa 300 milioni di animali. In Italia sono 1 milione (fonte Gazzetta Ufficiale), anche se il numero di animali potrebbe essere maggiore, dal momento che non sempre viene dichiarato il numero effettivo.
Solo il 30% degli esperimenti riguarda la medicina, compresi gli esperimenti di parabiosi, in cui due o più animali vengono cuciti insieme per formare gemelli siamesi ed altri come quelli compiuti dal trapiantatore di teste di scimmie Robert White. Il restante 70% riguarda esperimenti per testare prodotti cosmetici, industriali (detersivi, saponi, inchiostri, ecc.), bellici (gas tossici, radiazioni nucleari, armi batteriologice, nuovi proiettili, ecc.), per prove psicologiche comportamentali, oppure per qualsiasi altro esperimento che permetta al ricercatore di raggiungere una qualsiasi “cognizione scientifica”.
L’anestesia non viene sempre praticata e spesso dura solo una parte dell’esperimento. Se l’effetto dell’anestetico durasse anche per tutto l’esperimento, l’animale sottoposto soffrirebbe comunque in seguito all’operazione e il dolore si protrarrebbe per molto tempo. In ogni caso la sofferenza per gli animali incomincia già negli tabulari dei laboratori. Infatti solitamente sono tenuti in stanze prive di finestre e alloggiati in gabbie di dimensioni molto ridotte e con grate metalliche sul fondo al fine di facilitarne le pulizie. Non sono rari episodi di automutilazioni come è successo all’Istituto Superiore di Sanità, dove almeno una scimmia è arrivata ad automutilarsi a causa dello stress.

Per quanto riguarda i cosmetici....

Nel 1976 è stata definita la Positive List, cioè la lista delle sostanze fino a quel momento considerate sicure. Da quel momento in poi, tutte le nuove sostanze sono state provate, obbligatoriamente per legge, sugli animali, per fornire alle autorità competenti un profilo tossicologico che comprenda test come l'LD50, il Draize Skin test e il Draize Eye test (e molti altri come fototossicità, cancerogenicità, ecc.). Alcuni di essi, come il famigerato Draize test, sono specifici per i cosmetici. Altri, come l'LD50, abbiamo visto che sono usati invece per tutte le sostanze chimiche a prescindere dal loro uso. Tutti questi test comportano sofferenze terribili per gli animali utilizzati, ma le industrie chimiche e cosmetiche non hanno mai mosso un dito per richiedere una modifica delle normative, almeno fino a quando l'opinione pubblica non ha cominciato a rendersi conto di ciò che avviene nei loro laboratori.
Va detto comunque che la legge che abolirà i test su animali per i cosmetici non abolirà i test di tossicità generici (l'LD50) per i nuovi prodotti chimici. Questo significa che qualunque nuova sostanza chimica (inclusi i nuovi ingredienti dei futuri cosmetici e detergenti) che verrà introdotta sul mercato verrà testata comunque su animali e l'unico vantaggio sarà che anche qualora questa sostanza dovesse entrare nella composizione di un nuovo cosmetico, essa non dovrà essere sottoposta alla sperimentazione su animali specifica per i cosmetici (il Draize test).
Questo vale anche per i prodotti per la casa. Se parliamo di detersivi, non possiamo trascurare anche l'impatto ambientale di ingredienti quali fosfati, candeggianti al cloro e tensioattivi cationici. Prima di acquistare un detersivo, accertiamoci che si tratti di un prodotto ecologico. L'agente lavante non dovrebbe essere sintetico, ma a base di sapone vegetale.